PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Lc 23,35-43
Riflessione sul Vangelo del giorno, a cura di don Piero De Santis
“Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra”. Gesù viene crocifisso con altri due, Lui è nel mezzo, la sua figura anche in questo momento di annientamento campeggia maestosa. L’iscrizione sigilla il racconto e diventa annuncio: “Costui è il re dei Giudei”. Nel momento in cui viene condannato, Gesù è riconosciuto come re. Sembra una triste parodia, un’ulteriore ingiuria, si tratta invece di una vera e propria proclamazione pubblica. La croce svela che la vera regalità non si fonda sul potere ma sull’amore. Gesù è icona di un Dio che per amore subisce una violenza ingiustificata, accetta di diventare oggetto di scherno. Solo per amore. Il Vaticano II insegna che la “libertà regale” consiste nel vincere in se stessi il peccato, diventando servi di tutti. In questo contesto drammatico si svolge un dialogo che rischiara tutta la scena. L’evangelista riporta tre successivi interventi, dapprima i capi del popolo, poi i soldati e infine uno dei ladroni: tutti si rivolgono con ironia a Gesù per chiedere di mostrare la sua potenza. Gesù tace! Ma ad un certo punto, uno di quelli che sono crocifissi con lui lo chiama per nome e gli dice: “Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. In questo caso, subito e senza alcuna esitazione, Gesù risponde: “In verità ti dico, oggi con me sarai nel paradiso”. È questo il potere di Gesù: apre le porte della vita eterna, dona ad ogni uomo, la possibilità di vivere nella gioia, non quella effimera che oggi risplende e domani si offusca, ma quella che non tramonta mai. Commenta san Giovanni Crisostomo: “Il paradiso era chiuso da migliaia di anni: oggi la croce ce lo ha aperto. In questo giorno infatti e in quest’ora Dio vi ha fatto entrare il ladrone, compiendo così due cose meravigliose: ha aperto il paradiso e vi ha introdotto un ladro”. Non abbiamo ricevuto alcun potere se non quello di amare e servire. Oggi chiediamo la grazia di fare di questo ideale la regola della nostra vita.
Buona festa di Cristo Re