PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Mt 4,18-22
“Vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare”. Gesù passa lungo la riva del lago, dove la gente di buon mattino si accalca, i pescatori tornano a riva, la gente compra, come sempre c’è una grande confusione e tante voci che s’intrecciano. In questo contesto risuona, mite e forte, la parola che Gesù rivolge ad alcuni di loro: “Venite dietro a me”. Tra questi c’è anche Andrea, il santo che oggi celebriamo. Non sappiamo perché ha scelto proprio loro. E non sappiamo neppure perché hanno risposto con sorprendente immediatezza. In fondo, Gesù non aveva titoli né potere, appariva ed era un umile predicatore che proveniva da Nazaret, un piccolo villaggio dell’entroterra. Le sue origini non rappresentavano un buon biglietto da visita. Cosa poteva promettere un uomo come lui? Il Vangelo non ha ancora narrato i prodigi, quelli che attirano l’attenzione della gente. E tuttavia, il suo invito tocca il cuore, la sua parola affascina, il suo sguardo convince. E così, quei primi discepoli “lasciarono le reti e lo seguirono” . Non chiedono nulla né pretendono garanzie. Si fidano e s’incamminano con Lui. Anzi, dietro di Lui. Gesù è stato chiaro, è Lui a tracciare la strada. Ed è Lui che dona una nuova identità: “vi farò pescatori di uomini”. Non sono loro a scegliere né dipende da loro imparare il nuovo mestiere. È Gesù che fa, è Lui che li rende adatti alla missione che affida. Non basta lo studio e neppure l’esperienza. Basta stare con il Maestro e fare esattamente come Lui.
Quante volte, lungo i secoli, questa pagina evangelica ha trovato conferma! Una delle testimonianze più luminose del Ventesimo secolo è quella di Chiara Lubich che racconta così la sua vocazione: “Io sono un anima che passa per questo mondo. Ho visto tante cose belle e buone e son sempre stata attratta solo da quelle. Un giorno (indefinito giorno) ho visto una luce. Mi parve più bella delle altre cose belle e la seguii. Mi accorsi che era la Verità”. Che sia questa anche la nostra esperienza.
Buona giornata.
don piero