PER RIFLETTERE SUL VANGELO Mt 17,10-13 “Perché dunque gli scribi dicono che pr…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Mt 17,10-13

“Perché dunque gli scribi dicono che pr...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Mt 17,10-13

“Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?”. La domanda dei discepoli manifesta quell’attesa fiduciosa che accompagna e illumina tutta la storia d’Israele. Elia è l’icona del futuro, il suo ritorno dice a tutti che è giunto il tempo in cui le promesse di Dio troveranno il loro definitivo compimento. La risposta di Gesù conferma la tradizione ma al tempo stesso apre un orizzonte inedito, annuncia infatti che Elia è già venuto ma… nessuno se n’è accorto. Evidentemente la gente guardava dalla parte sbagliata, attendeva un profeta che tornava su un carro di fuoco e con la spada fiammeggiante. E invece, Dio ha inviato un uomo come Giovanni che parla con voce di tuono e scuote la coscienza di tanti ma non si sottrae al giudizio dei potenti che lo trattano come un malfattore.
Lasciamoci provocare da questa parola. Il giudizio che Gesù rivolge ai suoi contemporanei purtroppo vale anche per noi. Non abbiamo ancora imparato a riconoscere Dio nelle vicende della storia quotidiana. Troppe volte la gioia della fede lascia il posto al rimpianto o alla rassegnazione. Più che amici dello Sposo, sembriamo persone inconsolabili. Fare memoria della Natività significa annunciare la presenza luminosa di Colui che cambia il volto alla storia. In effetti, non sono pochi i segni visibili di quel rinnovamento personale e sociale che prepara il tempo della pienezza. E tuttavia, le ombre finiscono spesso per alimentare la lamentazione e soffocare la speranza. Dobbiamo coltivare la coscienza che il mondo è già stato redento anche se il cammino è ancora lungo e passa attraverso vicende oscure. Dio viene anche oggi, e manda anche oggi i suoi profeti, ma sceglie strade poco frequentate da chi cerca solo il benessere ed evita la sofferenza. Chi misura la vita con il successo difficilmente riconosce il volto di Dio. Oggi chiediamo la grazia di custodire e testimoniare la fede anche quando il dolore bussa alla porta, anche quando ci sentiamo stanchi e abbiamo la tentazione di pensare che Dio si è dimenticato di noi. Di questa fede ha bisogno il mondo.

Buona giornata.
don piero




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