PER RIFLETTERE SUL VANGELO Lc 1,67-79 “Benedetto il Signore, Dio d’Israele, pe…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Lc 1,67-79

“Benedetto il Signore, Dio d’Israele, pe...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Lc 1,67-79

“Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo”. La grazia dello Spirito dona a Zaccaria di leggere la storia con occhi nuovi, nella cronaca quotidiana egli individua i segni che la storia di Dio è giunta al suo compimento, l’attesa è finita. Nelle prime parole c’è tutta la fede di un uomo che negli umili segni della sua storia familiare vede l’opera potente che Dio realizza nella storia d’Israele. E annuncia non ciò che avverrà in un futuro ancora ignoto ma ciò che si compie nell’oggi. I verbi indicano un’azione passata: il levita non si limita a dire che Dio è pronto a realizzare le antiche promesse ma, con quella certezza che solo la fede può dare, proclama che lo ha già fatto. Non vede ancora nulla se non quel piccolo bambino eppure annuncia che siamo stati “liberati dalle mani dei nemici” e possiamo finalmente “servire Dio in santità e giustizia” . Tutto deve ancora avvenire ma la fede non attende di vedere con gli occhi della carne ma dà alla ragione uno sguardo di speranza.
Ogni giorno, con le parole di Zaccaria, manifestiamo la fede in quel Dio che “ci visiterà un sole che sorge dall’alto” per orientare i passi dell’umanità sulla via della pace . Il credente vive continuamente in attesa: quel Dio che è venuto nella carne, viene ad abitare il nostro presente e verrà a rivestire di gioia il nostro futuro. La nostra attesa è sempre colma di speranza. Viviamo con lo sguardo sempre rivolto al Cielo, perché da Dio attendiamo tutto ciò che serve per dare compimento alle nostre speranze. L’attesa di Dio non esclude l’impegno terreno, al contrario lo incentiva: cerchiamo di fare tutta la nostra parte, mettiamo le nostre capacità a servizio del Regno. Siamo chiamati a fare tutto il possibile – e anche l’impossibile – senza dimenticare che siamo figli di un Padre che non si stanca di colmare di bene e di beni la nostra vita. Oggi è un giorno speciale, chiediamo la grazia di non disperderci in tante chiacchiere ma di metterci in ascolto. Questa notte verranno angeli per dire a tutti, ancora una volta, che il Salvatore è nato.




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