PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 11,45-56
“Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui”. In questa pagina evangelica troviamo molti personaggi e ciascuno reagisce a suo modo all’evento di Lazzaro. Possiamo distinguere tre diverse categorie: i credenti, i curiosi e i potenti. L’evangelista nomina anzitutto quelli che, sospinti dal fatto straordinario, si aprono alla fede. In un contesto sempre più carico di ombre ci sono anche i credenti. È una buona notizia: non mancano mai, non mancheranno mai quelli che con fede riconosceranno il Signore e crederanno in lui. Subito dopo appaiono i curiosi, quelli che non si lasciano interpellare dagli eventi ma si limitano a riferire alle autorità quello che è accaduto: “alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto”. Non prendono posizione e forse, riferendo quello che è accaduto, sperano di ricevere qualche vantaggio. È una categoria presente in ogni epoca della storia. Questa categoria mi fa pensare a quanti operano nel mondo dell’informazione, apparentemente si limitano a trasmettere notizie, ritengono di essere innocenti e imparziali. In realtà, tante volte, troppe volte, quelle notizie sono tendenziose in quanto volutamente amplificano alcuni aspetti e nascondono altri. C’è una terza categoria, quella dei potenti, quelli che hanno l’autorità di decidere. Sono imbarazzati, non sanno cosa fare: “Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione”. Si presentano come benefattori dell’umanità, quelli che si preoccupano del popolo. In realtà difendono se stessi e i propri privilegi e hanno paura che eventuali disordini tra il popolo possano causare la perdita dei privilegi che hanno acquisito grazie alla loro complicità con i Romani.
La storia è un intreccio di eventi che mettono a dura prova la fede. Chiediamo la grazia di essere e restare credenti che sanno testimoniare con umiltà la propria appartenenza al Dio della vita e dell’amore.