PER RIFLETTERE SUL VANGELO Lc 24,13-35 I discepoli di Emmaus sono forse i pers…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Lc 24,13-35

I discepoli di Emmaus sono forse i pers...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Lc 24,13-35

I discepoli di Emmaus sono forse i personaggi pasquali più famosi e più vicini alla nostra esperienza. Non hanno titoli, non sono nel gruppo degli apostoli, non possono contare su chissà quali altre esperienze narrate nel Vangelo, eppure l’evangelista Luca li propone come esempio pasquale. Sono solo due giovani che ritornano a casa delusi. La delusione è un’esperienza che capita solo a quelli che si sono dati il permesso di sognare e di sperare. Chi non sogna e non spera non conosce la delusione, ma non conosce nemmeno la vita, perché la vita è viva solo quando ci sono sogni e speranze.
Questi due discepoli riescono solo a raccontarsi a vicenda ciò che gli è accaduto in quel periodo della loro vita ma non hanno la chiave di lettura giusta che gli permetta di capire il senso più profondo. Il Risorto è per loro uno straniero che gli fornisce la chiave di lettura giusta su tutta la storia: “Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?. E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui”.
Senza Gesù siamo condannati a non capirci nulla della nostra vita. È Lui la vera chiave di lettura che ci permette di rileggere in maniera significativa la nostra storia. È grazie a Lui che una gioia, un dolore, una malattia, una prova, un imprevisto, un dono, assumono un significato più grande, e ci accorgiamo di avergli permesso di aver fatto questo perché d’un tratto il cuore comincia di nuovo ad ardere per qualcosa: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?”. Avere fede significa lasciare che Gesù ci spieghi la vita fino al punto di far rinascere dentro di noi una passione che pensavamo ormai perduta definitivamente.




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