PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Mt 11,25-30
“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra…”. Questa preghiera di lode non nasce nel tempo in cui tutto risplende in piena luce ma è la risposta della fedeltà quando l’orizzonte si offusca, l’iniziale entusiasmo della folla inizia a scemare, quando gli stessi discepoli mostrano di non comprendere le parole e la strategia del Maestro. In un contesto segnato da tante ombre, Gesù conferma la sua piena disponibilità. Lodare Dio nel tempo della luce significa ringraziarlo per tutto il bene che egli dona con abbondanza; ma rendere grazie nel tempo dell’oscurità significa rinnovare la propria fedeltà. Santa Caterina da Siena è vissuta nel XIV secolo, in un tempo in cui il volto della Chiesa era sfigurato non solo dalle debolezze dei suoi rappresentanti ma anche dalla dolorosa divisione che vedeva l’antipapa Clemente VII opporsi a Urbano VI, il Papa legittimo. L’autorità spirituale di Caterina fu decisiva sia per riportare il Papa a Roma, chiudendo così il ungo periodo della sede avignonese, sia per sostenere Urbano VI nel suo difficile compito. Tra le lettere indirizzate al Santo Padre, che lei chiamava il “dolce Cristo in terra”, troviamo queste parole che sono sempre attuali: “Non ti siano di ostacolo le sofferenze, le umiliazioni, gli affronti che continuamente subisci, o che temi ti giungano ….. affronta di buon animo ogni avversità, portando, come tua croce, l’ardente desiderio dell’onore di Dio e della salvezza dei tuoi figli…. come tra le spine nasce la rosa, così il rinnovamento della Chiesa fiorisce tra molte avversità”. Santa Caterina ha lottato e pregato per l’unità della Chiesa, fino a consumare la sua giovane esistenza, come lei stessa afferma in quest’altro passaggio epistolare: “In questi, e in altri modi che non posso dire, ho consumato e distillato la mia vita per questa dolce sposa di Cristo, la Chiesa: io per questa via, e i gloriosi martiri col sangue!”. Sulla scia di questa santa oggi chiediamo la grazia di essere artefici di unità e costruttori di comunione.