PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 10,1-10
“Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore”. Quando leggiamo il Vangelo dobbiamo partire da una domanda fondamentale, sempre la stessa: chi è Gesù? È questa l’unica cosa che ci interessa. Dalla risposta che diamo possiamo comprendere tutto il resto. Per descrivere l’identità di Gesù l’evangelista Giovanni usa diverse immagini, tutte ben radicate nella tradizione biblica d’Israele: alle nozze di Cana Gesù appare come lo Sposo che viene a compiere l’alleanza nuziale; nella sinagoga di Cafarnao si presenta come il “pane disceso dal cielo”; nelle parole che oggi proclamiamo usa l’immagine del Pastore. Se diverse sono le immagini, unico è l’annuncio che esse veicolano: Gesù manifesta e incarna il volto di quel Dio che ha scelto Israele e si prende cura del suo popolo. Infatti si presenta come il pastore che “entra dalla porta” . Non viene di nascosto, come i ladri e i briganti. Non è un estraneo né tantomeno un nemico. Lui appartiene al gregge di Dio, è nato nel solco di quella storia secolare. Per questo entra dalla porta del recinto, non vi entra come una delle pecore ma come il Pastore annunciato dai profeti. In altre parole, ha l’autorità di Dio. Per questo annuncia di essere venuto per “dare la vita in abbondanza”. È Colui che possiede la vita ed è l’unico che può donarla. Quest’annuncio percorre tutto il Vangelo di Giovanni e trova il suo sigillo proprio nelle parole conclusive in cui l’Autore spiega che quelle pagine sono state scritte perché “crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome”. È questa la verità che oggi dobbiamo accogliere e proclamare, dovremmo dire a tutti: “Se desideri la vita, se la desideri veramente e non ti accontenti delle briciole che cadono dalla mensa dei potenti di questo mondo, se vuoi la vita piena e non semplicemente i piaceri effimeri che offre il mondo, volgi il tuo sguardo a Cristo e lasciati condurre da Lui. Lui solo conosce i pascoli capaci di dare il cibo che sazia la fame del cuore. Lui solo, l’unico e buon Pastore”.