PER RIFLETTERE SUL VANGELO Gv 15,1-8 “Ogni tralcio che porta frutto, lo pota p…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Gv 15,1-8

“Ogni tralcio che porta frutto, lo pota p...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 15,1-8

“Ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto” . Stando al Vangelo ci sono due condizioni, e due soltanto: il tralcio sterile e quello fecondo. Chi non porta frutto sarà tagliato e chi porta frutto sarà potato. Non ci sono altre categorie. La prima è la condizione drammatica di chi viene escluso per sempre dalla storia di Dio; la seconda è l’esperienza di coloro che, restando legati alla vite, diventano partecipi della fecondità di Dio. Ma questo può avvenire solo se accettiamo di essere potati. Parafrasando Sant’Agostino possiamo dire: “chi non vuole essere tagliato, accetti di essere potato”. Il verbo greco che traduciamo con “potare” vuol dire togliere ciò che è sporco. È un’immagine quanto mai efficace: in ambito agricolo significa tagliare i rami inutili per favorire la crescita della pianta; nell’esperienza di fede indica quel processo di purificazione che chiede di togliere tutto ciò che impedisce o appesantisce il cammino spirituale, personale e comunitario. Se non siamo pronti a eliminare le cose inutile, sarà la nostra vita a diventare inutile.
C’è un dettaglio non marginale: stando al Vangelo non siamo noi a decidere come e quando potare. È Dio che prende l’iniziativa. La Lettera agli Ebrei, riprendendo un testo della sapienza antica, ricorda ai cristiani della prima ora una regola che i cristiani adulti del nostro tempo hanno dimenticato: “il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio” .
Un monaco ha scritto: “La Provvidenza pota, scalpella, leviga, martella le anime servendosi di chi sta vicino. La persecuzione da parte delle persone buone è anche una prova … Difetti, passioni, errori, ingiustizie degli altri ti purificano, ti liberano dall’amor proprio”. I santi hanno accolto di buon grado ostacoli e sofferenze, la santificazione passa attraverso la purificazione. Oggi chiediamo la grazia di vivere ogni evento come una dolorosa e santificante potatura.




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