PER RIFLETTERE SUL VANGELO Gv 14,15-21 “Non vi lascerò orfani: verrò da voi” ….

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Gv 14,15-21

“Non vi lascerò orfani: verrò da voi” ....


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 14,15-21

“Non vi lascerò orfani: verrò da voi” . I discepoli hanno avuto modo di conoscere personalmente Gesù, sono legati a Lui, sono rimasti affascinati dalle sue parole, potrebbero ripetere le parole del profeta Geremia: “Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre”. Tutto questo era semplice, Gesù era con loro, potevano vederlo, ascoltarlo, toccarlo. Ma dopo la Pasqua sarà tutto diverso, il Signore non sarà più presente come prima. I discepoli sentiranno la mancanza del Maestro e sarà per loro un dolore acuto. Per questo Gesù li rassicura con una solenne promessa: “Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete” . Ancora una volta, e con altre parole, il Vangelo afferma che nella sua sostanza il cristianesimo non è un’idea da accogliere ma una relazione da costruire. Se fosse solo una filosofia, bastava raccomandare di non sciupare le parole che avevano ricevuto, anzi di svilupparle e metterle in pratica con quella buona dose di creatività che ogni uomo possiede.
Gesù non ha alcuna intenzione di andarsene, anzi promette di restare. Annuncia che viene perché sa che i discepoli non possono stare senza il Maestro: “verrò da voi”. In greco non c’è il futuro ma il presente: “vengo presso di voi”. La sua presenza non è occasionale ma abituale, appartiene al nostro presente. Gesù è il nostro oggi! È Lui che fa di questo oggi uno spazio di eternità. Ma tutto sarà vissuto nella luce della fede, per questo aggiunge che il mondo non potrà più vederlo, i discepoli invece lo vedranno. “La fede ha i suoi occhi”, dice Sant’Agostino. La fede dona la grazia di riconoscere Gesù non come un personaggio del passato ma come il Dio Vivente che accompagna i passi della storia. Chi ha ricevuto il battesimo può riconoscere la sua Voce, mangiare alla sua Mensa, nutrirsi del suo Corpo. È questa fede che dobbiamo sempre chiedere e coltivare come il bene più prezioso. Buona domenica e auguri di cuore a tutte le mamme.




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