PER RIFLETTERE SUL VANGELO Mt 11,25-30 “… hai nascosto queste cose ai sapienti…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Mt 11,25-30

“… hai nascosto queste cose ai sapienti...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Mt 11,25-30

“… hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. In questo brano l’evangelista ha sapientemente intrecciato una preghiera di lode consegnata al Padre e un insegnamento rivolto ai discepoli. Parlare a Dio e agli uomini: segno di quella duplice e complementare relazione che dobbiamo custodire e coltivare. Ho usato il vocabolo insegnamento, in realtà si tratta di una comunicazione molto personale: in effetti, Gesù condivide con i discepoli un frammento luminoso della sua più intima relazione con il Padre. Una relazione esclusiva ma non escludente. E difatti subito dopo chiede loro di avvicinarsi per entrare in quello stesso mistero: “Venite a me”. Sono parole strettamente confidenziali, cose che si possono dire solo agli amici di lunga data. S. Teresa di Lisieux appartiene a questa categoria. “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore”. Il verbo greco può essere tradotto anche in altri termini: “Siate discepoli”. E difatti, può imparare solo chi, riconoscendo di essere ignorante, accoglie la luce che viene da Dio. È bene sottolineare il pronome: “da me”. Gesù vuole l’esclusiva, chiede espressamente ai discepoli di imparare da Lui e non da altri. Santa Teresina riconosce di aver avuto tante maestre ma aggiunge anche fu Gesù stesso a istruirla: volendo “far risplendere in me la sua misericordia, egli si abbassava verso di me, perché ero piccola e debole, mi istruiva in segreto delle cose del suo amore”.
Lasciamoci istruire! Questa parola è particolarmente adatta ai giovani, che si trovano all’inizio della grande avventura, ma vale per tutti i battezzati. In ogni stagione della vita Gesù desidera consegnare parole luminose; e quando trova una docile corrispondenza, dona le confidenze più intime. Oggi chiediamo la grazia di avere la stessa libertà di cuore di santa Teresa di Gesù Bambino che accoglie e dona la luce di Dio con la semplicità e l’audacia degli umili.




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