PER RIFLETTERE SUL VANGELO Mt 14,1-12 “Giovanni infatti gli diceva: Non ti è …

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Mt 14,1-12

 “Giovanni infatti gli diceva: Non ti è ...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Mt 14,1-12

“Giovanni infatti gli diceva: Non ti è lecito tenerla con te!”. Tanti sono i personaggi della scena evangelica ma uno solo è il protagonista ed è Giovanni il Battista. Proprio colui che in quel momento si trova in prigione, costretto al silenzio, è il solo protagonista perché ha il coraggio di dire la verità e di ricordare anche ai potenti come Erode che nessuno può calpestare la legge di Dio. Avrebbe potuto tacere ma il suo silenzio poteva essere interpretato come una implicita approvazione, l’indifferenza poteva diventare un’oggettiva complicità. Parlando, sapeva bene di mettere a rischio la sua vita ma un uomo di Dio non può nascondere la luce né può nascondersi dietro il fragile paravento delle convenienze umane.
L’agire di Giovanni è un messaggio preciso per la Chiesa e per i cristiani di oggi chiamati a custodire il valore del matrimonio e della famiglia. Se non siamo più capaci di dire ad alta voce ciò che crediamo, diventiamo complici di una cultura che relativizza i valori essenziali, a cominciare dal matrimonio che rappresenta il cuore della vita sociale. La verità non può essere mercanteggiata, dobbiamo chiedere il coraggio di parlare anche a costo di pagare di persona. La legge di Dio non è una norma astratta né una catena che imprigiona la libertà. Al contrario, ricorda la dignità che appartiene per natura all’uomo creato a immagine di Dio. Difendiamo la famiglia fondata sul matrimonio perché corrisponde al vero bene dell’uomo e della donna e al bene dei figli, frutto dell’amore coniugale. Giovanni accetta il martirio per testimoniare la verità, in senso stretto martire è colui che dà la vita per non rinnegare Cristo. Proclamando la verità, non ha rinnegato Colui che è “la verità”. Giovanni ha dato la vita, la sua voce è stata soffocata nel sangue ma la sua vita ancora parla e indica a tutti la via da percorrere. Oggi chiediamo la grazia di custodire e annunciare la parola che salva, nonostante le difficoltà, l’indifferenza o anche il disprezzo del mondo.




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