PER RIFLETTERE SUL VANGELO
“Chi dei due ha compiuto la volontà del padre, chi dei due figli?” . Dopo aver proposto la parabola dei due figli, Gesù pone una domanda ai suoi interlocutori, lascia a loro la libertà e la responsabilità di dare un giudizio che li coinvolge in prima persona e li invita a riflettere sulle scelte che hanno compiuto o potrebbero compiere. Nelle parole di Gesù c’è un’espressione molto significativa: “volontà del padre”. Nel Vangelo di Matteo questa formula ricorre cinque volte. La prima, e non a caso, è quella in cui Gesù c’insegna a pregare così: “Sia fatta la tua volontà”. Mi pare una preziosa indicazione: prima di essere un impegno, se vogliamo davvero compiere ciò che Dio vuole, dobbiamo metterci in ginocchio. La sincera disponibilità non basta, la coscienza della fragilità genera una quotidiana preghiera per chiedere che la grazia di cercare, comprendere e mettere in pratica gli insegnamenti del Signore. L’ultima referenza, mi riferisco sempre al primo Vangelo, è quella del Getsemani, quando Gesù prega così: “Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà”. È Gesù il testimone fedele che, nel momento estremo della prova, si consegna al Padre e si dispone a portare a compimento la missione ricevuta.
È legittimo e forse doveroso leggere questa parabola a partire dalla testimonianza del Nazareno: è Lui il Figlio che compie perfettamente la volontà del Padre. Lui solo. La nostra vita è fatta di luci e ombre, non manca il desiderio sincero di aderire con tutto il cuore eppure cadiamo facilmente nella ribellione. Ogni giorno il sì e il no s’intrecciano. La nostra vicenda personale è piena di contraddizioni, assai più numerose di quelle che vorremmo registrare. E tutto questo malgrado la buona volontà. Quante volte dobbiamo ripetere le parole dell’Apostolo: “non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio” . La nostra preghiera oggi diventa una supplica accorata: Padre buono, la venuta del tuo Figlio rischiari le tenebre del nostro cuore e ci doni la grazia di camminare nei sentieri dell’eccomi. Amen.