PER RIFLETTERE SUL VANGELO Gv 21,1-14 “Allora uscirono e salirono sulla barca;…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Gv 21,1-14

“Allora uscirono e salirono sulla barca;...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 21,1-14

“Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla”. Il racconto evangelico presenta un gruppo di apostoli, capitanati da Pietro, che appaiono smarriti e incerti. Una comunità ancora fragile. La scena è ambientata in Galilea, sul lago di Tiberiade, dove Gesù ha dato appuntamento. Forse hanno atteso ma invano. Il Maestro tarda a venire, si sentono come orfani. Ad un certo punto decidono di tornare a fare il mestiere che conoscevano, quello di pescatori. Ma quella è una notte senza luce! “Non presero nulla”, annota l’evangelista. Il Vangelo offre un’immagine efficace di quei drammi che talvolta attraversano la nostra vita. Sì, sappiamo che Dio c’è ma … abbiamo l’impressione che si rivela quando non serve. Tante volte sperimentiamo la notte e … la solitudine. In quelle notti della vita, quelle in cui sentiamo maggiormente il peso e la fatica degli impegni, quelle in cui la delusione prende il sopravvento, ci sentiamo più soli. E proprio quando avremmo bisogno di una luce, brancoliamo nel buio. Anche Dio sembra assente. Se c’è, non appare così chiaramente ai nostri occhi. Sono quelle notti in cui, facendo i conti, siamo costretti ad ammettere di non preso nulla: le reti sono vuote, il cuore è inaridito, siamo privi di speranza, non sappiamo se e quale futuro ci aspetta.
Ciascuno di noi è passato per queste notti oscure. Le notti in cui le tentazioni si mescolano ai pensieri. Le notti in cui i giovani hanno paura di guardare il futuro. Le notti in cui gli sposi scoprono che l’amore, se mai c’è stato, è ormai spento. Anche Teresa di Lisieux è passata per la notte. Agli inizi di aprile del 1896 ebbe l’annuncio della malattia e quindi dell’incontro definitivo con lo Sposo. Ma proprio in quei giorni, scrive Teresa, il Signore “permise che la mia anima fosse invasa dalle tenebre più fitte e che il pensiero del Cielo così dolce per me non fosse altro che un motivo di lotta e di tormento…”. Ha passato così gli ultimi diciotto mesi della sua vita, immersa nelle tenebre. Ma ha custodito limpida la sua fede. Oggi chiediamo la grazia, per intercessione di santa Teresa, di attraversare le notti senza smarrire la speranza dell’eternità.



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