Questo altare, la cui mensa poggia su due volute laterali che partono da due pilastrini con intarsi marmorei policromi, presenta la parte sottostante alla mensa stessa rivestita con un grande pannello pure in marmo intarsiato con una decorazione dall’elegante disegno.

Le parti accessorie laterali sono espresse da due pannelli che recano incastonate le insegne araldiche della Famiglia Balsamo subentrata nel diritto di patronato già goduto dalla Famiglia Coppola e per il quale diritto il pittore O. A. Coppola, negli anni dal 1642 al 1645, dovette assumersi l’impegno di dipingere la grande tela del Martirio di S. Agata, a sue spese

Detti pannelli sono compresi entro una doppia cornice in pietra, nei cui spazi si succedono dei motivi floreali ad intaglio: gli stessi motivi ornamentali sono ripetuti nell’alzato della mensa.

L’altare è impreziosito ancora di più dalla bellissima tela dell’Assunta, racchiusa in una doppia cornice di legno intagliata e dorata fu allegata nel 1645 ed è da considerare giustamente un altro capolavoro del nostro O. A. Coppola

La scena è resa con una innegabile ordinata distribuzione delle figure, anche nel rispetto della prospettiva e perciò con una impaginazione bene equilibrata: molto appropriato è l’uso dei colori, che conferiscono all’ insieme una gradevole luminosità

Nella parte inferiore sono undici Apostoli con la Maddalena tutt’intorno al sepolcro vuoto della Vergine, dal quale fuoriesce un candido lenzuolo dal drappeggio perfettamente reso: sul volto di ciascuno si leggono i segni della meraviglia e del dolore per non aver trovato nell’avello il corpo di Maria. Più di tutti appare sorpresa del prodigio la Maddalena, la cui figura è di una perfezione straordinaria, mentre S. Pietro e S. Andrea, collocati nelle parti estreme del dipinto, riescono a contenere l’emozione, perchè, forse, consapevoli dell’evento miracoloso. Ogni figura è resa in atteggiamento diverso: chi in piedi, chi ferma, chi quasi in cammino o china: e ciascuna è vestita con panni che vanno dal bianco al giallo, dal rosso al blu, dal rosa al violetto, una gamma di colori che il Coppola usa con perizia per ottenere effetti meravigliosi.

La parte superiore, che completa il dipinto in termini di ineguagliabile bellezza artistica, raffigura Maria assunta in cielo: Ella appare dolcemente seduta su candide nubi, vestita di bianco e di azzurro, in atteggiamento estatico, circondata da alati angioletti dai biondi capelli che sembrano accompagnarne l’ascesa al cielo in un’aureola di luce.

AIn plano, davanti all’altare, la lastra marmorea recita cosi:

HEIC IN PACE CIVIUM OSSA QUIESCUNT

C. Foscarini riferisce che il Coppola preparò un bozzetto dell’Assunta e che questo trovasi a Firenze “.. nella Galleria degli Uffizi e che in esso, in luogo dei putti, ha messo le Virtù e la Vergine è ritta…”