I due busti argentei di S. Agata e di S. Sebastiano, a grandezza naturale, fusi entrambi a Napoli:

il primo, “ … a 10 giugno 1760 fu portato a Gallipoli sopra gli sciabecchi e foe fatto a spese e devozione di mons. Serafino Brancone e foe consegnato al Vicario Generale d. Carlo Zaccaria.

l’altro, “ … a 10 luglio 1770, sindaco D. Carlo Balsamo, pervenue da Napoli con una moticata e si spesero Ducati duemila e cento a spese della municipalità” .

Detti oggetti sacri, di piena e assoluta proprietà dei Municipio di Gallipoli, vengono dati in custodia al Tesoriere del Capitolo Cattedrale can Francesco D’Elia, come risulta dal verbale di consegna redatto in data 10 febbraio 1890 e successivamente passati al Tesoro di S. Agata: Tra gli oggetti sacri, la grande lampada d’argento di S. Sebastiano (appesa alla volta del transetto di destra, davanti all’altare del Santo), la quale fu ordinata nel 1782, come sta inciso in dorso, dal Sindaco D. Giuseppe de Tomasi” .

La Madonna dei Fiori.

Si tratta di un manichino coperto da una serica veste impreziosita con pietre dure di un certo valore; dal capo coronato scende un mantello trapunto di stelle e di ricami.

Il volto, in cera, ha un’espressione dolcissima e quasi parlante; le braccia in atteggiamento di materna protezione verso chi si rivolge a Lei per impetrare sollievo dalle angosce della vita. Non se ne conosce l’autore.

Con il mese di maggio, la statua viene portata in Chiesa e sistemata su un baldacchino ornato di fiori e di ceri e vi rimane per tutto quel mese come oggetto di culto mariano vivamente sentito dalla popolazione.

Un’altra bella statua rappresenta Maria Addolorata: modellata in cartapesta agli inizi del secolo da A. Flora, esprime in maniera realistica la trasfigurazione del dolore della Vergine per la morte del Suo divino Figlio.

Anche un Sacro Cuore di Gesù, in cartapesta, è di perfetta esecuzione per una gestualità più che paterna, per l’aspetto sereno e dolce del Viso, per le linee morbide del panneggio. Non risulta l’autore, anche se è ipotizzabile che sia stato prodotto nel corso di questo secolo.

Statua di San Sebastiano, statua in legno, opera di Giovanni Bernardino Genuino, con reliquia del Santo, incastonata nel petto.