II 20 aprile 1647 “cum assentii Ill.mi Epi De Rueda”, con atto rogato da notar Pietro Bottari, risulta costituita la confraternita di S. Maria del Cassopo “aliter ad Nives”.
La confraternita riformulò le nuove regole ed ebbe il regio assenso anche sulla fondazione il 14.7.1777. La cappella del Cassopo aveva subito nel tempo le ingiurie del mare che aveva devastato più volte il possente bastione di S. Francesco, minando gravemente le fondamenta della Chiesa. Alla fine del ‘600 lo stesso Micetti annotava: “…è stata due volte ingrandita e modernata a segno tale che non conserva più la sua antica forma”. Nonostante fosse stata ancora restaurata e rinsaldata nelle fondamenta nel 1786, dopo pochi anni la struttura muraria aveva di nuovo dato evidenti segni di cedimento, motivo per cui la confraternita fu trasferita provvisoriamente presso la cappella di S. Giovanni Battista. Avevano in animo, i confratelli, di ricostruire l’antica cappella sullo stesso bastione di S. Francesco e abbattuta la vecchia ottennero anche, il 14.2.1804, il regio assenso alla sua riedificazione. Le leggi di soppressione degli ordini contemplativi emanate da Murat nel 1809, bloccarono ogni iniziativa e con decreto del 21.4.1813 la confraternita ottenne in concessione la chiesa ex conventuale dei Paolotti, dove tuttora risulta organata.
L’abito confraternale è costituito da camice e cappuccio di colore grigio azzurrino, cordone e mozzetta amaranto con le macchette della Madonna della Neve e della Pietà.
Il Consiglio di amministrazione della Confraternita è attualmente presieduto dal Priore Sig. Lucio Zacà