La confraternita dell’Immacolata Concezione risulta attestata la prima volta nella visita pastorale di mons. Capace il 16.6.1600 e organata nell’altare dell’Immacolata nella chiesa dei Francescani Riformati, Priore Carlo Calò.
Questa confraternita, nel 1720, ottenne dai frati del convento due cameroni nel Chiostro che furono convertiti ad uso di Oratorio, con le regole dettate da Padre Serafino da Parabita. Ne fu primo Priore il nobile Francesco Coppola, devoto dell’Immacolata, eletto quell’anno anche General Sindaco della città. Nel 1767 i frati di S. Francesco accolsero la richiesta avanzata dalla confraternita di avere in concessione “un loro piccolo giardino sito dentro il convento suddetto ch’è nella parte del levante dello stesso per poterci ivi li fratelli suddetti riedificare un oratorio più capace e spazioso”.
Se ne stipulò l’atto davanti al notaio Giuseppe Piccioli di Gallipoli 1’8.7.1767.
Quello stesso anno furono rifatte le regole a cura del Padre rettore frate Bonaventura da Lama, che ottennero il regio assenso in data 30.7.1768. Il nuovo oratorio aveva l’accesso dal chiostro del convento e tale rimase fino alla soppressione degli ordini religiosi. Se ne evitò l’incameramento ai beni dello Stato demolendo, nel 1864, il muro di cinta del convento e costruendo in frontespizio all’altare due porte d’ingresso su di un piccolo atrio scoperto che dava sulla via Genuino, oggi Pasca Raimondo.
L’abito confraternale è costituito da sacco e cappuccio di colore marrone, mozzetta di seta celeste con macchette dell’Immacolata e dei simboli dell’ordine francescano.
Il Consiglio di amministrazione della Confraternita è attualmente presieduto dalla Priora Sig.ra Lucia De Rosa