Fu eretta canonicamente da Mons. Giovanni Montoya con decreto di conferma inserito nell’atto rogalo presso il Palazzo vescovile di Gallipoli a ministero del notaio Giovanni Sgura, il 14.4.1660.
La richiesta, sottoscritta da 32 fratelli e dal Priore Andrea Pirelli, definisce gli obblighi e le regole da osservarsi, compreso l’atto di obbedienza da darsi al Vescovo il giorno di S. Agata di ogni anno, le funzioni ed i riti sacri da rispettare, l’uso del sacco nelle processioni, il rinnovo ogni anno delle cariche “per voto e bussola secreta” alla presenza e con il rispetto delle norme comuni alle altre Confraternite e delle regole che il Vescovo avesse voluto in merito emanare.
La confraternita ottenne il regio assenso sulla fondazione, le regole in data 30.11.1662 e fu aggregata alI’Arciconfraternita della Buona Morte di Roma con decreto del Card. Francesco Barberini del 2.7.1661.
Le regole furono riformate e riformulate a cura del dr. Matteo Cuti il 12.2.1663 ed approvate canonicamente da Mons. Montoya il 29.4.1665. Furono ancora riformulate in base agli ordini emanati dal Cavalier Vargas Macciucca, delegato della Regia Giurisdizione, sulle quali venne emanato Regio assenso il 30.12.1768.
L’abito confraternale è costituito di sacco e cappuccio di colar rosso con mozzetta di colore cinerino completata da macchetta che raffigura l’Eterno Padre e le Anime del Purgatorio.