PER RIFLETTERE SUL VANGELO Mc 5,1-20 Il brano del vangelo di oggi è un raccont…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Mc 5,1-20

Il brano del vangelo di oggi è un raccont...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Mc 5,1-20

Il brano del vangelo di oggi è un racconto lungo e ricco di dettagli. La scena si svolge “nel paese dei Gerasèni”, in terra pagana. Gesù non resta nei confini d Israele, la sua presenza missionaria è già annuncio di quello che la Chiesa è chiamata a fare lungo i secoli. Non appena sbarca “dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro”. Senza Dio l’uomo resta prigioniero del male, vive tra i sepolcri, attorno a lui tutto ha l’odore della morte. I suoi concittadini ne avevano paura, non potendo guarirlo hanno cercato di renderlo inoffensivo, legandolo con ceppi e catene. Ma inutilmente. Il male non si lascia imprigionare. Possiamo vincerlo solo a condizione di scacciarlo, cioè di allontanarlo con decisione. Non sapendo come allontanare il male, la gente ha allontanato l’uomo, lo aveva abbandonato a se stesso, in balìa delle forze malefiche e che avevano preso dimora in lui: “Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre”. Un’immagine drammatica e attualissima: il maligno tiene l’uomo prigioniero e lo conduce alla progressiva distruzione di se stesso, un graduale ma inesorabile annichilimento della persona. La gente osserva da lontano, non sa e non può intervenire. Anche noi non abbiamo i mezzi per lottare contro un male così potente. Solo Gesù può farlo! È Lui che obbliga il maligno ad allontanarsi e libera l’uomo. La scena sembra conclusa. Ma il vero dramma si manifesta proprio ora. Quando i mandriani portano la notizia dei porci, tutta la gente accorre. L’episodio è troppo eclatante per passare sotto silenzio. E quando arrivano vedono l’uomo indemoniato che ha recuperato la sua dignità. Un fatto come questo avrebbe dovuto aprire il cuore alla gioia, la gente invece è sconcertata e chiede a Gesù di allontanarsi dal loro territorio. Una richiesta apparentemente incomprensibile. Ai loro occhi forse la perdita dei porci è più importante della guarigione di un uomo. Oggi chiediamo la grazia di vivere più intimamente uniti a Gesù per imparare a riconoscere e a combattere il male.



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