PER RIFLETTERE SUL VANGELO Mc 1,12-15 “E subito lo Spirito lo sospinse nel des…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Mc 1,12-15

“E subito lo Spirito lo sospinse nel des...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Mc 1,12-15

“E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto” . Il racconto di Marco è molto sobrio, rispetto alla versione di Matteo e Luca, fin troppo per i nostri gusti. E tuttavia vi sono tutti gli elementi essenziali: lo Spirito, il deserto, i quaranta giorni, il diavolo. La brevità non impedisce all’evangelista di inserire nella conclusione due particolari inediti: “stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano”. Gli animali feroci non sono più presentati come accaniti nemici dell’uomo ma come compagni, una sorte di anticipazione di quel legame paradisiaco che i profeti proiettano nel tempo ultimo della storia. La fedeltà con cui Gesù respinge le tentazioni, prepara e annuncia il tempo in cui non solo l’umanità la tutta la creazione trasforma il permanente conflitto in pacifica convivenza. Quella misteriosa lotta che avviene nel deserto di Giuda rappresenta il primo capitolo di una storia nuova. Colui che inaugura il cammino è lo stesso che può condurre alla meta ultima.
Questa pagina, viene ricordata comunemente come il “racconto delle tentazioni”, in realtà è il primo annuncio della vittoria, come ha fatto notare Sant’Agostino: “Tu fermi la tua attenzione al fatto che Cristo fu tentato; perché non consideri che egli ha anche vinto? Fosti tu ad essere tentato in Lui, ma riconosci anche che in Lui tu sei vincitore. Egli avrebbe potuto tener lontano da sé il diavolo; ma, se non si fosse lasciato tentare, non ti avrebbe insegnato a vincere, quando sei tentato”. Gesù non soccombe e non arretra dinanzi al nemico. Non basta decidere di lottare, se vogliamo vincere dobbiamo scegliere da stare dalla parte di Dio. Se riconosciamo la nostra fragilità e ci affidiamo alla grazia, riceviamo la forza e il coraggio di affrontare il combattimento. L’apostolo Paolo invita a “indossare l’armatura di Dio per resistere alle insidie del diavolo”. Oggi chiediamo la grazia di restare uniti al Signore per custodire la fede nelle prove della vita.



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