PER RIFLETTERE SUL VANGELO Gv 6,52-59 “Gesù disse queste cose, insegnando nell…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Gv 6,52-59

“Gesù disse queste cose, insegnando nell...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 6,52-59

“Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao”. La catechesi eucaristica che ci ha accompagnato durante tutta la settimana oggi trova il suo sigillo e la sua piena rivelazione. I diversi brani, che in questi giorni abbiamo meditato, sono come tasselli di un mosaico che oggi appare nella sua piena verità. Come sempre, il Vangelo è ricco di molteplici suggestioni. Mi soffermo su queste parole: “In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita”. È un’affermazione che non ammette accomodanti interpretazioni: senza quel Pane non abbiamo vita! È la vita divina che dà valore all’esistenza, il soffio di Dio immette nello scorrere dei giorni un germe di vita nuova. Non riceviamo qualcosa ma Qualcuno, il Verbo fatto carne che è Dio e uomo nello stesso tempo. Abbandonare l’Eucaristia vuol dire perciò diventare sorgenti senz’acqua, non avere la forza di realizzare i santi desideri che Dio ha posto nel cuore.
Il linguaggio di Gesù scandalizza i suoi interlocutori. Avrebbe potuto usare vocaboli meno urtanti e invece sceglie quelli che impediscono di dare all’annuncio eucaristico un valore esclusivamente simbolico. Mangiare la carne e bere il sangue sono espressioni di rara concretezza e ci costringono a vedere nell’Eucaristia la presenza reale di Colui che si è fatto uomo ed è nato dalla Vergine Maria. Nelle Confessioni Sant’Agostino racconta che all’inizio del suo cammino di fede, vedendosi lontano dalla verità e disperando di raggiungerla, udì come una voce che gli diceva: “Io sono, il nutrimento degli adulti. Cresci, e mi mangerai. Senza per questo trasformarmi in te, come il nutrimento della tua carne; ma tu ti trasformerai in me”. Quando mangiamo qualcosa, il cibo viene assimilato dal nostro corpo. Quando invece ci nutriamo del Pane eucaristico, avviene esattamente il contrario: siamo noi che veniamo trasformati in Gesù. Oggi ci affidiamo alla Vergine Maria come bambini e Le chiediamo la grazia di vivere ad immagine del Figlio Unigenito.




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