PER RIFLETTERE SUL VANGELO Gv 10,22-30 “Allora i Giudei gli si fecero attorno……

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Gv 10,22-30

“Allora i Giudei gli si fecero attorno…...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 10,22-30

“Allora i Giudei gli si fecero attorno…”. I Giudei si avvicinano a Gesù, il verbo fa pensare ad un gruppo che lo circonda da tutti i lati, come se non volesse lasciare alcuna via di fuga. Apparentemente mostrano interesse, vogliono capire, gli chiedono di essere ancora più esplicito: “Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente” . Sembra una richiesta legittima, in realtà proprio loro che esigono una parola leale, nascondono le loro intenzioni. Chiedono a Gesù di parlare con franchezza come se fino a quel momento si fosse nascosto, come se gesti e parole non avessero già detto tutto quello che era necessario sapere. La risposta di Gesù è carica di amarezza: “Ve l’ho detto, e non credete”. Non lo ha detto solo con i discorsi ma anche e soprattutto attraverso le opere. Fino a questo momento l’evangelista ha disseminato nel suo racconto sei segni: dalle nozze di Cana fino alla guarigione del cieco nato. Sei segni fanno pensare ai sei giorni della creazione. L’opera è ormai compiuta. Gesù ha manifestato con chiarezza la sua identità. Tutto inutile, quello che ha detto e fatto non è riuscito ad abbattere il muro di incredulità, sono ancora lì a chiedere altri segni e altre parole.
Quella dei Giudei è una tecnica sempre valida: anche oggi l’uomo si nasconde dietro le domande per giustificare il proprio rifiuto. Un modo elegante per dare la colpa a quel Dio che si nasconde dietro le nuvole. Tutti chiedono più luce ma pochi sono disposti a dare credito alle testimonianze luminose dei santi. La fede non è priva di ragioni ma cammina nei sentieri della fiducia. Dio parla apertamente ma non sempre trova in noi l’umile e sincera disponibilità, siamo noi a dettare le condizioni, pretendiamo di misurare le parole di Dio con le nostre attese. Aveva ragione Blaise Pascal: “Dio ha messo nel mondo abbastanza luce per chi vuole credere, ma ha anche lasciato abbastanza ombre per chi non vuole credere”. Oggi chiediamo la grazia di non far domande ma di rispondere alle attese di Dio.




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