PER RIFLETTERE SUL VANGELO Gv 15,9-17 “Questo è il mio comandamento: che vi am…


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 15,9-17

“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”. L’insistente invito a portare frutto non significa tanto realizzare opere che esaltano l’uomo ma fare dell’amore l’opera che dà senso alla vita e rischiara il cammino dell’umanità. Gesù consegna ai discepoli una parola semplice in apparenza ma esigente nella sostanza. Amare sembra la cosa più ordinaria, come il sale che dà sapore agli alimenti. L’uomo è fatto per amare, come un disco è fatto per suonare. Se non impara ad amare, l’uomo si condanna all’insignificanza. “Voi, padri e maestri, che cos’è l’inferno? Io penso che sia la sofferenza di non poter più amare” (F. Dostoevskij). In realtà, tutti sperimentiamo che amare è la cosa più difficile. Talvolta appare o diventa la missione impossibile. Gesù, invece, riassume tutto il suo insegnamento in questa parola per ricordare non c’è altra via della gioia. È possibile accettare questa sfida perché prima di essere un comandamento, l’amore è un dono. Rileggendo in forma unitaria questa pagina biblica troviamo dapprima l’affermazione che siamo i tralci che ricevono vita dalla Vite divina. Subito dopo emerge l’annuncio: “come il Padre ha amato me, anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore”. Sono queste le premesse indispensabili per poter dire: “amatevi gli uni gli altri”. L’amore scaturisce dalla divina sorgente e arriva a tutta l’umanità attraverso Gesù Cristo. Chi accoglie il Figlio e rimane in Lui riceve la grazia di amare come Lui. L’uomo è stato creato per amare perché porta in sé l’immagine di Dio. E tuttavia, non è capace di amare, non vive l’amore nella sua pienezza se non incontra e non accoglie Gesù. Una vita priva di amore ci costringe a inseguire illusioni e a riempirla di cose che non sono necessarie. Prima o poi ci accorgeremo che si tratta di una vuota sazietà. Solo l’amore può riempire il cuore di gioia. Amando Gesù con tutto il cuore, Teresa di Lisieux scopre quanto sia dolce amare anche il prossimo. Oggi chiediamo la grazia di fare anche noi la stessa esperienza.
Buona domenica. don piero


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