PER RIFLETTERE SUL VANGELO …

PER RIFLETTERE SUL VANGELO                                                      ...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO Mc 9,2-10 Se il brano evangelico di domenica scorsa si concludeva con l’invito autorevole alla conversione, questa seconda tappa del nostro cammino quaresimale ci aiuta a capire in che essa consista: è, essenzialmente, un ri-orientare in maniera decisa la vita verso la luce. L’episodio della Trasfigurazione, infatti, ci dice che cosa succede a chi si converte, a chi, come un girasole, si volge verso la sorgente della luce: scopre la bellezza dello stare con Gesù e del fare la propria parte perché il suo Vangelo diventi regola di vita e ispiratore di progetti di nuova umanità.
Con Pietro, Giacomo e Giovanni lasciamoci, dunque, condurre anche noi sul monte, luogo per eccellenza di rivelazioni e d’incontro con il Signore. Saliamolo, portando con noi la nostra storia, con i suoi entusiasmi e anche i suoi momenti di scoraggiamento; con le sue belle pagine e anche con quelle che avremmo preferito non aver scritto.
Lo stare con Gesù vissuto dai tre apostoli è un’esperienza unica e seducente, una fugace visione del suo stato glorioso, un anticipo di resurrezione, che non a caso Pietro vorrebbe prolungare. Chi si avvicina a Gesù comincia ad assaporare una fede carica di entusiasmo, capace di stupirsi e di stupire: è di questa fede che ha bisogno il nostro mondo. Fissare il volto luminoso di Gesù e fare esperienza di incontro con Lui allontana l’angoscia e fa nascere il gusto di ascoltarlo, di seguirlo, di sintonizzarsi sulla sua proposta di vita. È questo il senso dell’annotazione dell’evangelista, che dice che “dalla nube uscì una voce: Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!”.
Ascoltare Gesù, ubbidire alla sua voce, porta a abbandonarsi a Lui anche nelle situazioni più difficili e umanamente incomprensibili. Su questa via, come ci testimoniano tanti santi anche feriali, ritroviamo luce per i nostri passi e per le nostre relazioni: scendiamo, allora, dal monte con rinnovata disponibilità a spenderci nella valle del nostro quotidiano.



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