PER RIFLETTERE SUL VANGELO Gv 5,17-30 “Il Padre infatti non giudica nessuno, m…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Gv 5,17-30

“Il Padre infatti non giudica nessuno, m...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 5,17-30

“Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre”. Ai Giudei che lo accusano di farsi uguale a Dio Gesù risponde presentandosi come il Figlio che vive in intima comunione con il Padre. Da una parte egli fa tutto e solo ciò che il Padre gli dice; e dall’altra “il Padre ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa”. Se Gesù è il Figlio che tutto ha ricevuto dal Padre, vuol dire che non possiamo arrivare a Dio se non attraverso di Lui. La strada che conduce a Dio passa attraverso la Parola che Gesù ha proclamato e che la Chiesa annuncia: “chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna” (5,24). Possiamo fidarci di Gesù. Anzi, solo se gli diamo credito abbiamo la certezza di sfuggire alla costitutiva precarietà di questa vita. Gli uomini possono generare nella carne, possono comunicare una vita che porta in sé la morte. Solo Gesù può dare una vita che non muore, solo la sua Parola ha la forza di condurci oltre le secche di questa fragile esistenza.
Gesù è il “centro del cosmo e della storia”, scriveva Giovanni Paolo II nella sua prima enciclica. E tuttavia si presenta come il Figlio che tutto riceve dal Padre. Queste parole non solo ci fanno intravedere qualcosa della vita divina ma aiutano anche a definire l’identità dell’uomo. Viviamo in un’epoca che rinnega Dio e, nel migliore dei casi, pensa di fare a meno di Dio. Non si accorge che così facendo rinnega la sua stessa origine e, di fatto, si trova in balia di venti sempre più minacciosi. Non si tratta più di un peccato individuale ma di un orientamento collettivo che inevitabilmente influenza le scelte dei singoli. Dinanzi a questa umanità malata e prigioniera del suo orgoglio, ai cristiani è chiesto semplicemente di essere figli che in ogni cosa cercano di corrispondere ai desideri di Dio, figli che non pretendono di giudicare tutto con il metro della ragione ma accolgono con umiltà la Parola che salva.




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