PER RIFLETTERE SUL VANGELO Gv 16,5-11 “La tristezza ha riempito il vostro cuor…

PER RIFLETTERE SUL VANGELO 
Gv 16,5-11

“La tristezza ha riempito il vostro cuor...


PER RIFLETTERE SUL VANGELO
Gv 16,5-11

“La tristezza ha riempito il vostro cuore” (16,6). Il contesto è drammatico e le parole che Gesù rivolge ai discepoli non sono affatto rassicuranti. Egli infatti annuncia loro che la straordinaria avventura che hanno condiviso sta per terminare perché ritorna presso il Padre: “vado da colui che mi ha mandato”. I discepoli sono già turbati a causa del clima minaccioso che si addensa attorno a loro. Le parole del Maestro non sono una bella notizia; anzi, rendono ancora più tesa la situazione già difficile da sostenere. Gli apostoli ascoltano in un silenzio che si carica di una crescente amarezza. Sono ammutoliti. Non sono capaci di guardare oltre: “Nessuno di voi mi domanda: Dove vai?”. Conosciamo bene questo atteggiamento, è la stessa esperienza che facciamo anche noi tutte le volte che le vicende della vita sono diverse da quelle che ci aspettiamo. La tristezza esprime la delusione. Vorremmo fermare il tempo e, se fosse possibile, tornare indietro e riavvolgere il nastro della vita… ma ci rendiamo conto che tutto questo non è realistico. E allora, ci chiudiamo nel silenzio. La tristezza diventa un muro che impedisce di guardare oltre. Non possiamo cambiare il passato, non riusciamo ad immaginare un futuro. Siamo dunque condannati a restare nella prigione del presente. Questo accade nei passaggi dolorosi della vita, tutte le volte che non siamo capaci di vedere che la croce non è la fine ma solo una tappa del cammino. E forse anche quella più feconda. In questo contesto carico di ombre, Gesù consegna ai discepoli una parola luminosa ma, almeno in quel momento, assolutamente incomprensibile: “È bene per voi che io me ne vada”. Quel distacco non solo è necessario ma rappresenta un bene perché prepara una fase nuova e ancora più esaltante. La storia non è finita, anzi proprio allora sta per cominciare. Con un’immagine suggestiva don Tonino Bello diceva che troppe volte ci fermiamo a vedere le foglie che cadono e non siamo più capaci di riconoscere le gemme che crescono. Invocando la luce dello Spirito, oggi chiediamo la grazia di riconoscere quel bene nascosto che Dio semina negli eventi della vita.




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